giovedì 3 aprile 2014

Regole linguistiche

Qualche anno fa mi ero interessato a come una lingua potesse guidare una popolazione.
Cioè come il modo di parlare, di scrivere, la quantità di vocaboli, il tipo di vocaboli, le congiunzioni, articoli ecc ... ecc ...
Immaginavo che tutto l'insieme di queste regole, una volta date ad un "popolo vergine", questo poi prendesse una via per svilupparsi anziché un'altra.
Bisognerebbe anche certo considerare che una lingua si sviluppa anche sulla base culturale, o meglio, degli usi e costumi di quel popolo.
Un pò il dilemma se fosse nato prima l'uovo o la gallina.
Comunque un pò per il poco tempo e altro non ho proseguito lo studio di questa cosa.

A ripensarci ora sono ancora più convinto di questa idea.
Quando si parla di una lingua, del linguaggio, si parla appunto di un mezzo per scambiare "informazioni" con le altre persone.
Le informazioni che raccogliamo servono appunto per valutare meglio le nostre scelte future.
Se una lingua ha delle regole che pongono dei limiti al suo utilizzo, ad una maggiore difficoltà alla diffusione di certe informazioni/pensieri, penso il popolo che la parla "tendenzialmente" sarà portato ad andare in una direzione piuttosto che un altra.
Sul lungo periodo credo che faccia anche solo differenza il tempo per definire certi concetti rispetto ad altri.

(se qualcuno conosce una materia/libro che si occupa proprio di questo aspetto delle lingue,  gli sarei grato se potesse segnalarmelo)

A proposito di questo mi rendo anche subito conto di un altro motivo per cui come mai cosi a intuito mi sono subito appassionato al Bitcoin.
Le due cose sono strettamente collegate.
Le regole che definiscono le libertà di una moneta, sono sempre le stesse che definiscono le informazioni che possono viaggiare tramite il suo uso.
Il baratto è uno scambio di informazioni, e questo può avvenire fortunatamente anche fra due persone che non parlano la stessa lingua.
L'idea di quantità e il valore si apprendono fin da subito, sin da piccoli, senza nemmeno il bisogno di un qualche insegnamento da parte di terzi.
Se una moneta e un mezzo di pagamento pongono dei limiti al mio proporre e de finire un desiderio/bisogno, chi è dall'altra parte avrà certo più difficoltà a comunicare con me.
Se poi entrambi siamo costretti a seguire queste regole che ci vengono imposte, sarà  tipo un dialogo fra sordi.
Credo che ci sarebbe anche spazio quindi per valutare le occasioni che questo possa portare allo scoppio di guerre, alla maggiore bellicosità di una popolazione rispetto ad altre.

Mi piacerebbe arrivare alla conclusione che chi detta le regole di una lingua/moneta, e la impone, può appunto decidere e guidare il destino di una popolazione.
Ci sono eccezioni? Funziona proprio cosi?
Forse l'arrivo del Bitcoin dimostra invece che appunto situazioni simili è impossibile che perdurino per sempre.